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GALLINELLA DI MARE
Questo pesce dalle sembianze di una grossa triglia dal gran capo è chiamata gallinella perché emette un gracidio simile a quello delle galline quando viene estratta dall'acqua.
Detta  cocciogavotta e trigla lucerna, possiede carni molto saporite ed è adatta a qualsiasi regime alimentare. Ha una testa grande e massiccia con un muso ben visibile e sporgente, La colorazione del corpo è bruno o rossiccio sul dorso mentre sui fianchi tende al rosa salmone. Il ventre è bianco.
Può raggiungere i 70 cm di lunghezza.
Perfetta per la preparazione di primi piatti, è ottima anche nella zuppa o al forno.
Come si pulisce
Lavatela sotto acqua corrente, squamatela (soprattutto se dovete usarla per dei primi piatti!!) e incidete il ventre. Eviscerate avendo cura di lavare bene l'interno per eliminare il sangue ed eventuali fuoriscite di liquidi dall'intestino che darebbero un gusto un po' amarognolo alla carne. Se la gallinella è grande aiutatevi con un paio di forbici robuste per tagliare le parti interne.
BACCALA'
La differenza tra stoccafisso e baccalà, sta nella lavorazione alla quale il pesce viene sottoposto dopo la pesca.
Il primo viene sottoposto solo a un lungo periodo di essiccamento senza aggiunta di sale, il baccalà, invece, viene conservato sotto sale e in seguito essiccato naturalmente o artificialmente.
Il baccalà è un alimento ricco di proteine ad elevato valore nutrizionale, ma con poche calorie.
I merluzzi pescati vengono decapitati, sviscerati, lavati e passati in una leggera salamoia.
Appena pescato, il merluzzo viene aperto a libro, gli viene estratta la lisca dorsale, e viene messo in un barile contenente sale a strati. Qui rimane per tre settimane. Poi viene messo in vendita.
La lunghezza del baccalà dev'essere non inferiore ai 40 centimetri, e lo spessore non inferiore ai 3 nel punto centrale. La pelle deve essere molto chiara, e la polpa traslucida, morbida ed elastica. La polpa non dev'essere giallastra, ma bianca (non però bianchissima, questo potrebbe nascondere un trattamento biancante con la calce).
Prima di cucinarlo, bisogna provvedere a dissalarlo.
E' necessario metterlo acqua o sotto un filo d'acqua corrente per 18/24 ore.
Per capire se lo potete togliere dall'ammollo, assaggiatene una scaglia: se è morbida, e ben dissalata lo si strizzi delicatamente e si cucina.
ALICI
L'acciuga (conosciuta anche come 'alice') è un pesce di mare dal corpo lungo color argento e sul dorso presenta sfumature blu e verdi, ha una lunghezza da 12 a 20 cm. Fa parte dei cosiddetti 'pesci azzurri', molto comuni sia nei nostri mari sia nel Mar Baltico e nell'Atlantico. L'acciuga è un pesce di taglio piccolo, il suo corpo è agile e affusolato e il muso breve.
La sua carne è ricca di proteine nobili e di ferro ome tutto "il pesce azzurro", contiene acidi grassi della classe omega-3 di particolare significato biologico nel regolarizzare il metabolismo lipidico e nel favorire la fluidità del sangue.
Inoltre, è perfetta per essere conservata sotto sale o sott'olio.
Sono molto aprezzati i pesciolini appena nati piccoli, chiamati bianchetti proprio per il loro colore bianco alla nascita.
L'acciuga può essere mangiata cruda o consumata conservata sott'olio e sotto sale o lavorata per farne la pasta di acciughe.
Le acciughe più piccole sono ideali per la frittura mentre per la cottura alla griglia o al forno sono preferibili quelle più grandi.
Per la preparazione: se volete potete squamarle; tagliare le pinne con delle forbici da pesce (se sono piccole non è necessario), eliminate la testa, e apritela lungo il ventre con un taglio, ed eliminate le interiora; togliete la lisca, possibilmente tenendo attaccate le due metà dell'acciuga e lavatela accuratamente sotto l'acqua corrente. Quindi asciugatela.
E' possibile conservarla in frigorifero, ben coperta da pellicola alimentare o chiusa in un sacchetto freezer, per 1 o 2 giorni al massimo.
Se è freschissima, è possibile congelarla, conservandola così al massimo per 3 mesi.
Al momento dell'acquisto, verificate che l'aspetto sia luminoso, il corpo ben rigido e compatto, le squame non devono staccarsi e devono avere un colore rosa-rosso, e la sua carne soda e di un colorito argenteo azzurrognolo. In particolare, l'occhio deve essere vivo e sporgente e non opaco, la pupilla deve essere nera e non deve essere arrossata.
Come si pulisce
Se volete potete squamarle; tagliare le pinne con delle forbici da pesce (se sono piccole non è necessario), eliminate la testa, e apritela lungo il ventre con un taglio (o semplicemente utilizzando un dito) ed eliminate le interiora; togliete la lisca, possibilmente tenendo attaccate le due metà dell'acciuga e lavatela accuratamente sotto l'acqua corrente. Quindi asciugatela.
Potete seguire le fasi corredate da fotografie nella sezione "Come si fa" del sito.
SCAMPI
Lo scampo è un crostaceo molto apprezzato per le sue carni pregiate. Ha un corpo allungato ed è di colore bianco-rosato con delle chiazze più chiare.
La parte anteriore è ricoperta da un carapace, con un rostro laterale seghettato su cui si trovano gli occhi; è dotato inoltre di due paia di antenne e un paio di chele robuste munite di spine, per afferrare meglio le prede. La parte posteriore (addome) è costituita da 6 segmenti mobili, ha la coda, aperta a ventaglio che lo scampo utilizza, insieme alle otto zampe, per muoversi. Vive nei fondi marini preferibilmente sabbiosi, tra i 20 e gli 800 m di profondità. Generalmente, il maschio è più grande della femmina: lo scampo maschio raggiunge i 25 cm di lunghezza, mentre la femmina è lunga non più di 10-15 cm.
Al momento dell'acquisto (se non sono vivi) non devono rilasciare odori forti o strani (ad esempio d’ammoniaca). La testa non deve essere più scura del normale e il colore deve essere uniforme.
Bisogna prestare particolare attenzione all’addome che diventa verdastro nel caso in cui i suoi muscoli siano ormai molli.  Inoltre gli occhi devono essere gonfi e profondi, di colore nero brillante.
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